Per questi pagliacci ho proposto
ai bambini la tecnica
delle "sfumature emotoniche".
E' una tecnica molto utile per ridare fiducia,
perchè presuppone il piacere dell'imprevisto
ed annulla la paura di sbagliare: il risultato,
infatti, non è prevedibile fino in fondo.
Ciascuno lascia una traccia personale,
mettendo, più o meno, alla rinfusa la carta,
di vario colore, strappata a pezzi e bagnata con acqua.
La carta crespa lascia molto colore, sicchè i pezzetti,
una volta asciugati, si staccano e si scoprono
variazioni di gradazioni con intense nervature,
che ricordano sfumature naturali.
Le carte staccate possono essere riutilizzate
ed il messaggio "pedagogico" implicito è
che nulla in un processo artistico va buttato.
(Stefania Guerra Lisi)
Da: Laboratorio sui linguaggi non verbali
di Rosa Scaccia - CIDI
Dopo aver ricoperto il vestito del pagliaccio
con pezzetti di carta crespa,
con pezzetti di carta crespa,
è giunto il momento di bagnarlo
con l'acqua utilizzando una spugna
o un grosso pennello (pennellessa).
Il giorno dopo togliamo
i pezzetti di carta asciutti,
ritagliamo il vestito
.
.
e, dopo averlo incollato su un foglio colorato,
completiamo il lavoro dipingendo
testa, mani e piedi.
Il risultato è...
UN PAGLIACCIO ORIGINALE!
Il risultato è...
UN PAGLIACCIO ORIGINALE!
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